Metaverso: cos'è si mangia?

Metaverso: cos'è si mangia?

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Ciao! Benvenuta/o su Input/Output: la blogletter settimanale in cui ogni martedì commento la notizia che mi ha più colpito del mondo tech.

Negli ultimi giorni ti sarà quasi sicuramente capitato di sentir parlare del concetto di metaverso. Ma perché se ne parla? E di cosa si tratta? E che cosa implica per il comune utente di Internet?

Perché se ne parla? #

Il concetto di metaverso non è una novità assoluta, infatti l'utilizzo di questa parola avviene per la prima volta all'interno di un libro fantascientifico/cyberpunk di circa 30 anni fa. Da allora il concetto di metaverso è stato ripreso in altre opere letterarie e cinematografiche sempre a carattere fantascientifico.

Recentemente però si è iniziato a parlare del concetto di metaverso applicato anche alla vita reale visto che Mark Zuckerberg (CEO di Facebook) ha annunciato che la sua azienda diventerà una "metaverse company". Proprio a sottolineare il nuovo focus della società nello sviluppo del metaverso, il nome dell'azienda cambierà da Facebook a Meta (il social network rimarrà comunque con il nome di Facebook).

L'intento di Meta sarebbe quello di rivoluzionare il modo con cui socializziamo, giochiamo, impariamo e lavoriamo con Internet.

The metaverse is the next evolution of social connection. Our company’s vision is to help bring the metaverse to life, so we are changing our name to reflect our commitment to this future. - Meta

Ma che cos'è il metaverso? #

Definire il concetto di metaverso non è semplicissimo per cui mi avarrò del preziosissimo contributo di Wikipedia:

Metaverso (in inglese Metaverse) è un termine coniato da Neal Stephenson in Snow Crash (1992), libro di fantascienza cyberpunk, descritto come una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar. - Wikipedia

Cercando di semplificare al massimo il concetto, con metaverso si intende un ambiente virtuale tridimensionale in cui gli utenti possono accedere utilizzando degli avatar che li rappresentino. Grazie all'utilizzo di particolari occhiali e altre apparecchiature tecnologiche gli utenti possono interagire in tempo reale con questo ambiente e immedesimarvisi come se vi si trovassero effettivamente all'interno.

Secondo Zuckerberg che è stato un pioniere del cosiddetto "Web 2.0" l'introduzione del metaverso nella vita degli utenti potrebbe rivoluzionare il loro modo di interagire con il web e costituire il prossimo capitolo della storia di Internet.

Se infatti per Web 1.0 si intende una versione della rete in cui i creatori di contenuti erano pochissimi e la vasta maggioranza della popolazione era costituita da consumatori di questi contenuti. E per Web 2.0 si intende la versione di Internet in cui gli utenti smettono di essere spettatori passivi e si trasformano loro stessi in creatori di contenuti (è in questa fase che nascono e si diffondono i social network che fino ad oggi abbiamo utilizzato). Per quanto riguarda il Web 3.0 la partita è ancora aperta senza che sia stato ben identificato il motore della terza rivoluzione di Internet.

Secondo alcuni la terza versione del web potrebbe essere una versione di Internet completamente decentralizzata guidata dallo sviluppo delle criptovalute, della blockchain e delle tecnologie ad esse collegate. Secondo altri, come Zuckerberg, potrebbe essere invece che il Web 3.0 sia un evoluzione dell'attuale Web 2.0 in cui Internet viene "incarnata" in un sistema in cui le esperienze digitali e fisiche si intrecciano indissolubilmente grazie alle nuove tecnologie 3D.

E perché dovrebbe interessarmi? #

Di primo acchito la reazione che ho avuto (e stando a Twitter tanti come me) è stata quella di bollare tutto il progetto come: "una cagata pazzesca [cit.]".

La mia prima impressione era che questa manovra servisse semplicemente creare un nuovo social network ripercorrendo le orme dell'ormai dimenticato Second Life e nel mentre prendere le distanze da tutti i recenti scandali a livello di privacy e riguardo gli effetti sulla salute mentale degli utenti che recentemente hanno coinvolto i social controllati da Zuckerberg.

Ma pensandoci meglio ho ritenuto che liquidare il metaverso in questo modo sarebbe potuto essere un grande errore.

Second Life era stato un grande successo limitato solo dal fatto di essere troppo in anticipo rispetto alla tecnologia del tempo. Ma oggi la potenza di calcolo necessaria a creare questi mondi virtuali complessi è a portata di dito nei nostri smartphone e il costo dei visori per la realtà virtuali è sempre più abbordabile (circa 350€ per un Oculus 2). Per cui potrebbe essere solo questione di tempo prima che qualcuno riesca a riproporre in salsa moderna l'idea di Second Life. E a FacebookMeta non mancano certo i talenti e i capitali per realizzarlo.

Inoltre penso che Zuckerberg abbia già dimostrato di avere buon occhio per capire i trend del mercato tecnologico grazie alle acquisizioni di WhatsApp e Instagram. Di conseguenza non vorrei che sottovalutare il metaverso sia un po' come sottovalutare il web negli anni '90 o come sottovalutare il Bitcoin nel 2008.

E tu che ne pensi? Ti sembra interessante il metaverso proposto da Meta?


Grazie per aver letto questo articolo della rubrica Input/Output. Ad ogni input, tipicamente, corrisponde un output. E solo esponendosi ad input diversi si possono tirare fuori idee non convenzionali. Proprio per questo ogni martedì prendo in input una curiosità legata al mondo tecnologico per ragionare su nuove idee da tirare fuori in output.