Google è pronta a rilasciare un aggiornamento software per il sistema operativo Android in grado di individuare i terremoti e, in caso, avvertire gli utenti. Questo sistema prende il nome di: Android Earthquake Alerts System.
Quando si sviluppa un terremoto ci sono due fasi. Una iniziale in cui si propagano le "onde P" seguita da una disastrosa in cui si propagano le "onde S". (Per approfondire ti lascio la spiegazione dell'ingv)
L'idea venuta agli ingegneri di Google è quella di sfruttare l'accelerometro del telefono per captare le onde P e, quando si verificano, inviare una segnalazione ad un datacenter. Se ai server di Google arrivano un certo numero di segnalazioni in contemporanea allora il sistema si attiva per inviare una notifica a tutti gli utenti indicando la stima dell'intensità del sisma e invitandoli a mettersi in sicurezza prima dell'arrivo delle onde S.
Sembra fantascienza ma il sistema ha già dato prova della sua efficacia durante il terremoto dello scorso 24 Luglio nelle Filippine avvisando gli utilizzatori di Android dell'arrivo del terremoto qualche secondo prima dell'effettivo arrivo delle onde S.
Ad oggi il sistema risulta essere attivo solamente in alcune nazioni e, sfortunatamente, l'Italia non figura tra esse. In ogni caso Google ha annunciato di essere al lavoro per rendere disponibile in tutto il mondo il nuovo sistema entro il prossimo anno.
Personalmente penso che questo sistema sia una bella trovata da parte di Google che di solito sfrutta i dati raccolti dagli utenti solamente per fini pubblicitari. Anche se questa tecnologia non dovesse rivelarsi super precisa, la possibilità di utilizzare una rete di "simografi" distribuita uniformemente su tutta la città può permettere davvero di identificare un terremoto prima dell'arrivo delle pericolose onde S. Anche se pochi secondi possono sembrare un tempo estremamente ridotto, in pratica possono letteralmente fare la differenza tra la vita e la morte.
E tu che ne pensi? Abiliterai questo sistema di notifica dei terremoti?
Grazie per aver letto questo articolo della rubrica Input/Output. Ad ogni input, tipicamente, corrisponde un output. E solo esponendosi ad input diversi si possono tirare fuori idee non convenzionali. Proprio per questo ogni martedì prendo in input una curiosità legata al mondo tecnologico per ragionare su nuove idee da tirare fuori in output.