All'interno dell'Aeronautica militare Americana la burocrazia è così tremenda e il software è così insopportabile da costringere Nic Chaillan a dare le dimissioni dopo appena 3 anni di servizio.
Chaillan è il manager (Chief Software Officer) incaricato di svecchiare l'IT dell'Air Force adottando le più recenti best practice per lo sviluppo software, migliorando la sicurezza informatica e sfruttando le tecnologie di intelligenza artificiale disponibili. Ma ha (parzialmente) fallito la sua missione viso che ha annunciato le proprie dimissioni in un post su LinkedIn.
All'interno del lughissimo post Chaillan riporta come il Dipartimento di Difesa abbia "sottoutilizzato e mal sfruttato" i suoi 22 anni di esperienza nel mondo dell'IT facendogli sprecare la maggior parte del tempo a convincere le persone anche solo a prendere in considerazione soluzioni più efficienti.
Tra le varie argomentazioni presentate da Chaillan per giustificare la sua decisione, un punto che mi ha colpito è quello in cui dice che il Dipartimento della Difesa debba smettere di assumere personale scarsamente preparato per i team IT considerando l'informatica come un'abilità di secondaria importanza. E rincara la dose dicendo che l'idea di mettere maggiori e tenenti senza alcuna competenza nell'ambito IT a dirigere infrastrutture critiche legate alla sicurezza informatica non possa che portare al fallimento di tutto il progetto.
Tutta questa storia mi fa venire in mente il solito motto "abbiamo sempre fatto così" per cui una volta raggiunta una situazione di stabilità ci si adagia sugli allori e si smette di innovare. Pensavo fosse un motto legato alla mentalità Italiana ma evidentemente tutto il mondo è paese.
Infondo se hai una flotta di cacciabombardieri armati con tonnellate di bombe che ti interessa dell'informatica? Ti basta prendere un consulente con svariati anni di esperienza e quattro ragazzetti che smanettano con il computer per gestire tutto con il minimo sforzo.
Eppure sono convinto che per vincere i conflitti del futuro sarà necessario essere più intelligenti e più efficienti grazie alla scelta di persone competenti e alla creazione di processi di innovazione rapida e costante. Chi si ferma è perduto.
E per dirla con le parole dello stesso Chaillan:
E tu che ne pensi? Ti sei mai trovato in una situazione come quella vissuta da Chaillan?
Grazie per aver letto questo articolo della rubrica Input/Output. Ad ogni input, tipicamente, corrisponde un output. E solo esponendosi ad input diversi si possono tirare fuori idee non convenzionali. Proprio per questo ogni martedì prendo in input una curiosità legata al mondo tecnologico per ragionare su nuove idee da tirare fuori in output.