Apple: stop al tracciamento via mail

Apple: stop al tracciamento via mail

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Ciao! Benvenuta/o su Input/Output: la blogletter settimanale in cui ogni martedì commento la notizia che mi ha più colpito del mondo tech.

Fino a che non ho iniziato a lavorare per Slope non avevo idea della quantità di dati che è possibile raccogliere dalle campagne di email marketing. Capire dove, quando e quante volte una mail viene aperta da un utente è un gioco da ragazzi.

Ma questa possibilità potrebbe venir meno in futuro. Almeno per chi utilizza dispositivi Apple.

Ieri nel corso della WWDC, l’annuale conferenza per sviluppatori dedicata alla presentazione delle novità in arrivo nell’ecosistema Apple, sono state presentate nuove funzionalità per tutelare la privacy degli utenti. Tra di queste, in particolare, è stata mostrata una nuova funzione del client di posta elettronica di Apple che promette di interrompere il tracciamento di terze parti delle email.

Ora se tutta questa attenzione alla tutela della privacy dei clienti sia autentica o sia solo una facciata utilizzata per mettere i bastoni tra le ruote a Google (che vive grazie al tracciamento degli utenti) non lo so dire con certezza.

Quello che posso sicuramente dire è che, da utente, mi piace vedere che esiste qualcuno che si preoccupa che i miei dati non siano spifferati ai quattro venti.

Da sviluppatore invece ho il presentimento che a breve fioccheranno gli annunci di lavoro per creare soluzioni di tracciamento delle email “fatte in casa”. Ma non sempre le soluzioni sviluppate in casa sono affidabili e sicure come quelle realizzate da chi lo fa come business principale. Non vorrei che questa trovata si trasformi in un grandissimo caso di “l’operazione è riuscita, il paziente è morto“.

E tu che ne pensi?


Grazie per aver letto questo articolo della rubrica Input/Output. Ad ogni input, tipicamente, corrisponde un output. E solo esponendosi ad input diversi si possono tirare fuori idee non convenzionali. Proprio per questo ogni martedì prendo in input una curiosità legata al mondo tecnologico per ragionare su nuove idee da tirare fuori in output.

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