Qualche giorno fa il rover della NASA chiamato Perseverance ha raggiunto con successo Marte con l'obiettivo di cercare di capire se su Marte ci sia mai stata vita.
Insieme al rover principale (dalle dimensioni di un SUV) gli ingegneri della NASA hanno anche inviato in via del tutto sperimentale un drone chiamato Ingenuity (che significa ingegnosità) il cui obiettivo principale sarà quello di verificare se è come sia possibile volare su Marte.
Tim Canham (direttore delle Mars Helicopter Operations) in un'intervista ha rivelato che, a differenza del rover principale i cui componenti sono stati progettati su misura per la missione, Ingenuity sia stato realizzato utilizzando solamente componenti facilmente reperibili sul mercato. Per esempio il processore utilizzato dal drone è un "comune" Snapdragon 801 per smartphone. In questo modo è stato possibile abbattere i costi di progettazione e ottenere una potenza di calcolo nettamente superiore a quella del rover principale. Nel corso dell'intervista, Canham ha anche rivelato come il sistema di controllo del drone sia stato realizzato utilizzando Linux come sistema operativo e che tutto il codice sia stato rilasciato in modo open-source.
Questa è una grande vittoria per il codice aperto! Ciò, abbinato all’utilizzo di hardware facilmente reperibile vuol dire che chiunque è in grado di replicare quanto fatto dalla NASA direttamente sulla terra.
Mentre sulla Terra l’utilizzo di Linux su desktop stenta a decollare su Marte e già usato nel 100% dei computer 😀
Grazie per aver letto questo articolo della rubrica Input/Output. Ad ogni input, tipicamente, corrisponde un output. E solo esponendosi ad input diversi si possono tirare fuori idee non convenzionali. Proprio per questo ogni martedì prendo in input una curiosità legata al mondo tecnologico per ragionare su nuove idee da tirare fuori in output.